Un diario visivo personale
sull’arte 
della malattia
di
Mauro Fiorese

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Intro

Introduzione

Il mio nome è Mauro Fiorese.

Sono nato 44 anni fa sotto il segno zodiacale della bilancia. Non avevo il cancro come ascendente, ma ora ne ho uno.

Negli ultimi 25 anni la fotografia è stata la mia principale ragione di vita: insegnando, scrivendo, esponendo, comprando e, la maggior parte delle volte, scattando fotografie. Il tutto con lo scopo di scoprire e ricordare tutto ciò che non sapevo della Vita e per rendere ogni attimo un’ispirazione per me e per tutti quelli che vedono e vedranno le mie fotografie.

Ritenevo che già il 2013 fosse stato un anno abbastanza duro dopo il mio incidente motociclistico. Il 22 maggio del 2013 un idraulico che guidava il suo camioncino, probabilmente di ritorno dal lavoro o verso la casa di un cliente, o verso l’inferno, mi ha tagliato la strada ed è scappato lasciandomi sull’asfalto con il braccio destro fratturato in quattro punti ed un trauma cranico.

La mia meravigliosa bambina, Leda, era nata pochi mesi prima ed è stato molto frustrante non poter seguire la sua crescita giorno per giorno.

Ma la vera storia inizia quest’estate, l’11 giugno 2014, pochi giorni prima della data fissata per un nuovo intervento alla mano e al gomito per recuperare la funzionalità seriamente compromessa dall’incidente, per migliorare la mia vita e la mia arte.

Dopo un intenso servizio fotografico durato tre giorni nel Sud Italia, sono tornato a Verona, città in cui vivo, avvertendo un forte dolore al torace così una notte

mi sono deciso – o forse qualcuno mi ci ha spinto – ad andare al più vicino pronto soccorso.

Ed è allora che questa grande avventura ha avuto inizio.

Chapter 1
Illuminazione

–

Diagnosi

 

 

Dopo molte analisi, come TAC ed RM, mi è stato diagnosticato un cancro ai polmoni che non si è rivelato essere uno degli amici più buoni.

Anzi, è uno di quelli con il carattere peggiore e corre anche velocemente.

Per poter sapere di più su di lui e dopo molte analisi piuttosto invasive, si è resa necessaria una biopsia.

Così l’8 agosto sono stato di nuovo ricoverato per una settimana. Non che mi mancasse così tanto la stanza dell’ospedale…

 

 

Avevo come compagno di stanza Luigi, anche lui affetto da un cancro ai polmoni simile al mio ma era un fumatore incallito.

Io ero solo un fotografo che per lunghi anni si era rinchiuso nella camera oscura per stampare.

Consiglio: solo nel caso in cui amaste ancora la fotografia tradizionale in bianco e nero o quella tonale, date uno sguardo agli effetti che l’iposolfite e l’acido acetico hanno sui nostri polmoni.

Luigi era sempre solo, aveva solo una sorella anche lei malata che non poteva venire a fargli visita.

Così il giorno del suo compleanno ho chiesto a mia madre Rosa, che è una cuoca eccellente, di preparargli una torta.

Ha pianto, forse perché si aspettava una sacher piuttosto che una torta di mele?

Chapter 2
Produzione

–

Intervento

Il giorno seguente ero vestito di tutto punto per l’intervento – e fondamentalmente anche pronto e aperto a tutto ciò che alla fine  potesse darmi una spiegazione,

poiché la mia vita non era ormai più nelle mie mani.

Beh, almeno avevo il dress-code adatto…

 

 

Per quattro lunghi giorni un tubo lungo 30 centimetri fuoriusciva dal mio torace per drenare il liquido dalla pleura.

 

Quindi, in quel giorno decisi di iniziare a fumare
☁️¸
… Scherzo!

I miei amici sono venuti a trovarmi in ospedale nonostante fossimo in piena estate. Quando sono stato dimesso ho potuto incontrarne anche altri, la mia famiglia e la mia dolce  figlia Leda.

 

Mauro Fiorese all rights reserved
September 2014.

continua…